Il suo nome completo è Zendaya Maree Stoermer Colemane significa “rendere grazie”.
Sguardo fiero e profondo, mani elegantissime, linee sinuose e raffinate Zendaya ha la bellezza ibrida di chi ha nel suo Dna più etnie: mamma con origini tedesche, irlandesi e scozzesi, papà afroamericano. Nata e cresciuta a Oakland, Zendaya approda sul piccolo schermo in tenera età con il suo esplosivo talento. Canta, balla e recita come se una creatura divina avesse preso possesso del suo corpo e ha il profilo magnetico di chi tiene ben salda la testa sulle spalle.
Dagli esordi a “Euphoria”
Quattordici anni è l’età del suo debutto con Disney Channel, si dichiara timida e non amante delle uscite serali, Oprah Winfrey è la sua musa insieme ai suoi genitori, di cui avrebbe volentieri seguito le orme diventando insegnante se non avesse fatto l’attrice.
Sette anni dopo la sua iconica carriera Disney, entra nell’immaginifico di registi e produttori hollywoodiani e conquista il ruolo di M.J. in Spiderman, per poi approdare nel 2019 nel teen drama HBO “Euphoria” con un’interpretazione senza precedenti di una giovane (Rue) in bilico tra adolescenza difficile alla ricerca di emozioni forti e desiderio di riscatto sociale.
Zendaya si descrive ed appare lontanissima da questo personaggio, eppure entra talmente bene nelle sue corde da aver rapito pubblico (della generazione Z e non solo) e critica.
Una giovane Venere che ottiene l’Emmy Award.

Fenomeno Zendaya
Raggiunge l’apice della maturità artistica ancora giovanissima ma audace e perfetta in ogni frangente di interpretazione con “Malcolm & Marie” dove tra le mura domestiche pian piano smonta la figura pubblica del suo personaggio per restituire con irruenza e una brutalità vitale, la versione più autentica della sua fragile personalità. Questo è stato forse il ruolo ad aver reso Zendaya un vero mito di naturalezza che riporta non solo nelle sue interpretazioni attoriali ma anche nei numerosi scatti di moda in cui è protagonista: è a suo agio con espressioni austere, è vera con il suo sorriso naturale e fresco. È un personaggio rassicurante ed elettrizzante allo stesso tempo perché trasmette l’idea di una diva cresciuta con semplicità, valori autentici e prospettive sì altissime ma meritevoli.
Dal 24 aprile al cinema con Challengers
La saga “Dune” le restituisce sotto forma di personaggio ciò che ormai Zendaya rappresenta per tutti noi: desiderio estetico prima, eroina da emulare poi. E con quella grazia che porta nel suo nome, ha sorvolato e superato l’oceano per entrare nell’immaginario italiano: Luca Guadagnino l’ha voluta come protagonista del suo film Challengers in uscita il prossimo 24 aprile. Zendaya ci piace perché incarna un nuovo stile e se ne fa portatrice, rompe ogni canone del precedente collettivo assuefatto ed è una stella luminosissima che sa fare tutto. E lo fa con grazia, per l’appunto.